Raee Scuola

Raee, Cosa sono

Cosa sono i Raee?


RAEE è l'acronimo di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ovvero l'insieme dei dispositivi elettronici che gli utenti decidono di eliminare perchà guasti, perchà inutilizzati o semplicemente obsoleti.

I RAEE contengono componenti e materiali che possono essere dannosi per l'ambiente e per la salute umana se smaltiti in modo inappropriato. Questi materiali possono includere sostanze pericolose come mercurio, piombo, cadmio e bromuri. Pertanto, è importante gestire correttamente i RAEE per garantire il riciclaggio o il trattamento sicuro dei materiali e ridurre l'impatto ambientale.

La corretta raccolta e successivo riciclo consente di evitare di disperdere nell'ambiente materiali potenzialmente tossici oltre a poter invece recuperare materiali pregati.

E' infatti possibile recuperare molti metalli tra i quali rame, ferro, acciaio, alluminio,argento, oro e platino e recuperare materiali pericolosi come piombo e mercurio evitando cosi uno spreco di risorse importanti.

La direttiva è legata con la Normativa comunitaria RoHS 2002/95/CE. Molti paesi hanno adottato normative specifiche per la gestione dei RAEE al fine di promuovere il riciclaggio e il corretto smaltimento. Solitamente, i RAEE devono essere consegnati a centri di raccolta specializzati o a punti di raccolta designati, dove vengono smontati, separati e trattati in modo appropriato per recuperare materiali preziosi e ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti elettronici.


Apparecchi Raee

  • Grandi elettrodomestici;
    Piccoli elettrodomestici;
    Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni;
    Apparecchiature di consumo;
    Apparecchiature di illuminazione;
    Strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione delle macchine utensili industriali fisse di grandi dimensioni);
    Giocattoli e apparecchiature per lo sport e per il tempo libero;
    Dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati ed infetti);
    Strumenti di monitoraggio e controllo;
    Distributori automatici.

Codici di raccolta RAEE

    R1 (Freddo e Clima ovvero frigoriferi, congelatori, apparecchi per il condizionamento)

    R2 (Grandi Bianchi ovvero elettrodomstici per bagno e cucina)

    R3 (TV e Monitor)

    R4 (PED CE ITC ovvero Pc, stampanti, telefoni cellulari, videoregistratori, apparecchi radio)

    R5 (sorgenti luminose ovvero lampade, tubi fluorescenti al neon).

Raccolta 2019

Nel 2019 il tasso di recupero RAEE è stato pari all'89% del peso totale pari a 122mila tonnellate di RAEE. Da questo volume di rifiuti elettronici sono state recuperate 70.833 tonnellate di ferro, 2.264 tonnellate di alluminio, 2.493 tonnellate di rame, 13.894 tonnellate di plastica.

Raccolta di Rifiuti Raee in Italia

Anno Volume Raccolto (ton) Raee Pro capite
2022 361.000 tonnellate 6.12 kg
2021 385.000 tonnellate 6,46 kg
2020 365.000 tonnellate 6.14 kg
2019 122.000 tonnellate 2.03 kg

Raccolta Raee 2022

Nel 2022, dopo otto anni di crescita costante, la raccolta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) destinati al riciclo ha subito una battuta d'arresto in Italia. Questo calo è stato osservato in tutte e tre le macroaree del paese:

- Il Nord ha registrato la diminuzione più accentuata, con una riduzione del 8,6% rispetto all'anno precedente. Nonostante ciò, conferma ancora il primato per i volumi complessivi, che sono il doppio rispetto alle altre macroaree, nonché per i volumi pro capite (6,72 kg per abitante).

- Il Centro ha mostrato una riduzione del 6,3%, ma ha confermato una quantità pro capite superiore alla media nazionale (6,21 kg per abitante).

- Il Sud ha subito la battuta d'arresto più lieve, con una diminuzione del 1,1%, ma il volume pro capite (5,15 kg per abitante) continua a essere inferiore alla media nazionale.

Ci sono diversi fattori che hanno contribuito a questa tendenza. In primo luogo, la dispersione dei RAEE è stata causata dall'assegnazione di un codice EER errato ai rifiuti elettronici, nonché dalla presenza di flussi paralleli sfruttati da coloro che operano al di fuori dei canali ufficiali. Inoltre, vi è stata una mancata consegna dei RAEE, soprattutto quelli di piccole dimensioni, da parte dei cittadini.

Un altro elemento da considerare è il calo delle vendite di apparecchiature elettriche ed elettroniche registrato durante l'anno a causa dei significativi incrementi negli acquisti nel biennio precedente. Una minore sostituzione di tali apparecchiature ha inciso sul volume dei rifiuti.

Inoltre, il Bonus TV, introdotto nell'agosto 2021 per l'acquisto di un nuovo televisore previa consegna del vecchio per il riciclo, ha generato un forte impulso alla consegna nel quarto trimestre dell'anno, ma l'impatto di tale misura non si è protratto nel corso del 2022.

Va inoltre sottolineato che una delle ragioni per la differenza significativa nella raccolta tra le diverse macroaree è il minor numero di centri di raccolta comunali nelle regioni del Centro e del Sud. Dei quasi 4.400 centri, solo il 15% si trova nel Centro Italia e solo il 28% nel Meridione. Di conseguenza, in queste macroaree è aumentato il contributo da parte del settore commerciale al totale raccolto, rappresentando oltre il 25% rispetto al 22% del Nord Italia.

Raccolta Raee 2020



Nel 2020 sono state oltre 365.000 le tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) raccolte, catalogate e avviate a corretto smaltimento nel 2020.

Il volume rappresenta una crescita del 6% rispetto al 2019 con incremento di crica 22.000 tonnellate.

La raccolta media pro capite si attesa a 6,14 kg. Sono i centri di raccolta Comunale ad assorbire il grosso con l'81% di materiale raccolto mentre la grande distribuzione copre il 18%.

L'incremento maggiore si è registrato nella categoria R2 che include i grandi elettrodomestici per un totale di 125.000 tonnellate (+9%). Seguono i RAEE di categoria R4 (piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo) con 78.400 tonnallate, poi apparecchi con schermi (R3), e del freddo e clima (R1) con 62 e 96 mila tonnellate.

Unica categoria in riduzione le sorgenti luminose scese del 5% circa a quota 2.635 tonnellate.